Mentre Carlos Alcaraz raggiunge di slancio la sua terza semifinale consecutiva sui prati di Wimbledon, resta in sospeso, tra ansia e timori, la presenza in campo di Jannik Sinner, atteso domani dal quarto di finale contro lo statunitense Ben Shelton.
L’annullamento, nel pomeriggio, dell’allenamento del n.1 ha certamente preoccupato i più ma, in serata, l’allenatore Darren Cahill, a Tennis Now ha svelato che Sinner “sta bene” e che ha palleggiato “20-30 minuti al coperto”.
Concentrato fin dal primo punto del match, accantonate le amnesie e distrazioni dei turni precedenti, ad Alcaraz basta un’ora e 39′ per liquidare in tre set Cameron Norrie (62 63 63).
Una prestazione che rilancia le ambizioni di vittoria dello spagnolo, atteso in semifinale dallo statunitense Taylor Fritz, n.5 del seeding, vittorioso in quattro set sul russo Karen Khachanov (63 64 16 76(4)).
In campo femminile, la prima semifinale vede opposta la n.1 al mondo Aryna Sabalenka, che ha rimontato la tedesca Laura Siegemund (46 62 64), contro la statunitense Amanda Anisimova che a sua volta ha battuto in due set Anastasia Pavlyuchenkova (61 76(9)). Questa mattina, intanto, Sinner si è sottoposto ad una risonanza magnetica al gomito destro, sbattuto violentemente a terra nel primo game del match di ieri sera contro il bulgaro Grigor Dimitrov. Gli esami strumentali hanno escluso fratture o traumi di grave entità. Poi le dichiarazioni di Cahill hanno fugato i dubbi sulla decisione finale che prenderà Sinner domani.
Dopo il match contro Dimitrov, l’altoatesino non aveva nascosto le sue preoccupazioni. “Dipenderà da come mi sento, dal dolore che provo. Se me la sentirò, tirerò qualche palla”, aveva dichiarato. Oggi, la sua sessione d’allenamento prevista per metà pomeriggio, è stata annullata in extremis, alimentando le preoccupazioni circa le condizioni del gomito. Non è chiaro se la cancellazione sia stata dettata dal riacutizzarsi del dolore o sia stata semplicemente una misura precauzionale. L’impressione è che fino all’ultimo Sinner tenterà di scendere domani in campo, rimandando la decisione di un eventuale forfait all’ultimo minuto. Alla vigilia della partenza per il Regno Unito, il numero uno al mondo aveva interrotto la collaborazione con il preparatore atletico Marco Panichi e con il fisioterapista Ulises Badio. Un divorzio che aveva generato parecchio clamore mediatico, minimizzato dallo stesso Sinner, ora alle prese con l’infortunio al gomito. “Non sarà un grosso problema, qui ci sono ottimi medici e fisioterapisti”, aveva detto riferendosi agli specialisti della Fitp che seguono sempre gli azzurri nelle prove Slam. A Londra è presente Claudio Zanetti fisioterapista e osteopata del club Italia. È, dunque, lui ad occuparsi delle preziose articolazioni del campione altoatesino.
L’avversario di Sinner, Ben Shelton, si è allenato, e anche intensamente, per circa un’ora. Sei i precedenti tra lo statunitense e Sinner, che ha perso il primo match, per poi vincere i cinque successivi, compresa la semifinale di Melbourne di inizio anno. Avrà l’onore del Centre court Flavio Cobolli, l’altro azzurro che ha raggiunto i quarti di finale, e che domani sfiderà il sette volte re di Wimbledon Novak Djokovic. Un solo precedente tra i due, vinto nettamente dal serbo, lo scorso anno a Shanghai. Ma questa volta, più che mai, Cobolli avrà il vantaggio di scendere in campo senza nulla da perdere, consapevole di aver già vinto il suo torneo.