Una cosa mai vista che prende forma allo US Open Tennis Championships. La nuova pagina, inedita, all’interno del libro del tennis italiano. E a scriverla non potevano che essere loro due: Jannik Sinner e Lorenzo Musetti. Gli attori protagonisti del primo quarto di finale tutto italiano in uno Slam nel tabellone maschile. Proprio nel torneo che esattamente dieci anni fa vide materializzarsi la finale indimenticabile tra Roberta Vinci e Flavia Pennetta. Un derby sognato fin dal momento del sorteggio, quando si è capito che le strade dell’altoatesino e del carrarino si sarebbero potute incrociare. Uno snodo raggiunto con due prestazioni dominanti. Andate oltre ogni immaginazione. Sinner contro Aleksandr Bublik, Musetti contro Jaume Munar.
Dopo il match contro Denis Shapovalov la sveglia è suonata davvero nella testa di Sinner. E come spesso accade, nel match successivo a una partita difficoltosa scende in campo una versione dell’azzurro brutale. A farne le spese è stato appunto Bublik, superato per 6-1 6-1 6-1. Azzerate tutte le alte aspettative della vigilia, nate dallo stato di forma del kazako (55 turni di servizio consecutivi tenuti, 12 vittorie di fila) e per l’ultimo precedente di Halle. Una sconfitta che Sinner ha voluto riscattare impartendo una durissima lezione in appena un’ora e 21 minuti. Il numero uno ha cambiato decisamente marcia con una grande prova di forza. Tirato a lucido per il grande appuntamento contro il connazionale.
Musetti arriva invece a questo crocevia con la consapevolezza di essere tornato quello ammirato fino al ROLAND-GARROS. Dopo un mese e mezzo difficile, condito da delusioni e scarsi risultati, il fisico è tornato a girare. E con quello il suo tennis. La vittoria su Munar per 6-3 6-0 6-1 ne è il manifesto. Una partita insidiosa, contro un avversario subito quattro volte nei cinque precedenti prima di questo a New York, che invece è stato spazzato via. Il carrarino si è così rilanciato con decisione anche per le Atp Finals. Quattrocento punti per sfondare quota 3mila nel 2025 e tornare alla posizione numero 8 della Race. L’ultima disponibile per andare a Torino. Una prestazione da incorniciare. Adesso contro il numero 1 del mondo ci sarà bisogno di un ulteriore scatto in avanti.